mercoledì 1 settembre 2010

Diario di guerra

Finita la guerra, con questi ultimi post sulla situazione politica e economica del nostro Paese martoriato, termina anche il diario di mia madre.


Grazie di cuore a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere i suoi ricordi, e a chi si apprestasse a farlo ricordo di iniziare dal primo post pubblicato "La Spezia, 11 febbraio 1943"

Subito dopo la guerra, il 26 aprile del 1947 mia madre e mio padre si sono sposati nella chiesa di Nostra Signora della Salute in Piazza Brin alla Spezia.....




.... e una dietro l'altro siamo arrivati noi....

Nell'ordine di apparizione Lucia, Guido, Chiara, Giovanni e Paola
Ci sono anche cinque nipoti effettivi: Michela, Davide, Margherita, Francesco, Gabriele
Una nipote acquisita: Sara
Quattro pronipotini: Federico, Edoardo, Lorenzo e Leonardo.
Mio padre, classe 1916, non c'è più da molti anni e nemmeno la mia cara sorella Chiara,
a loro dedico il mio lavoro.
Paola

14 novembre 1945

Assalti a mano armata anche nelle vie più movimentate, nelle prime ore della notte e durante!
Rapine, agguati, minacce “O il portafoglio o la vita!”
La polizia cosa fa?

La Spezia, 9 settembre 1945

I partiti non mancano in Italia e sono vari e per tutti i gusti.
Comunismo: si conosce bene il significato di questa parola. La formula è uguaglianza e fraternità, ma sappiamo bene che è impossibile essere uguali, nemmeno due fratelli siamesi lo sono del tutto, poi la divisione dei beni, dopo poco torneranno ad esserci delle diversità perché uno si è mangiato tutto e l’altro ha guadagnato di più….è inutile!
Socialismo: non so veramente se metterlo alla pari del comunismo, non lo conosco bene, bisognerebbe che sentissi qualche discorso e discutessi con qualcuno che se ne intende.
Democrazia Cristiana: di questa non conosco gli ideali politici, so solo che si interessa di mantenere alto il senso della religione cattolica per un popolo che era cattolico, almeno di nome!
Molti si sono lasciati andare per pigrizia e si sono allontanati dalla religione, altri coscientemente per gli sbagli della Chiesa stessa che oscurano il puro spirito.
Poi ci sono il Partito Liberale e il Partito d’Azione, ma questi due si assomigliano e farebbero meglio a fondersi in una sola Libertà d’Azione più grande.
Liberale: Libertà di commercio senza tasse e dazi, ognuno può fare quello che vuole senza oltrepassare il limite della giustizia.
Azione: è uguale al precedente, solo che non vuole grandi proprietà private, le quali devono passare allo Stato, come Ferrovie, Fiat ecc.
Tutto ciò perché anche lo Stato deve potersi arricchire e migliorare tutta la posizione degli italiani.
Io fra tutti preferisco questi ultimi, ma vorrei discutere con qualcuno che mi schiarisse un poco le idee!
Presto ci sarà il cambio della moneta, speriamo che non abbassino troppo il valore, la roba ha dei prezzi che non si sa come campare.
Per colmo adesso cambia anche la moda… vesti lunghe e larghe e cappelli grandi!

mercoledì 7 luglio 2010

La Spezia, 13 luglio 1945

L’Italia ha dichiarato guerra al Giappone! Guerra, guerra, sempre guerra e temo che non finirà qui questa immane lotta.
Gli italiani, se non tutti buona parte, inneggiano al comunismo e a Stalin, gli americani non vogliono il comunismo…. avverrà che (speriamo di no) l’America si alleerà con la Germania contro di noi e la Russia… che pagliacciata orrenda! Speriamo davvero che ciò non avvenga!
Gli operai e tutti quelli che lavorano hanno scioperato per avere un aumento di paga. Avevano certamente ragione!
E’ finita la guerra per tutti i popoli!

La Spezia, 6 luglio 1945

Sono tornata alla Spezia!
Molte rovine ma anche molta vita e movimento, sono rientrati quasi tutti e ancora continuano ad arrivare camion carichi di roba.
Vi sono pochi americani, neri e biondi, per lo più viaggiano in macchina.
Il costo della vita è abbastanza alto, ma si va avanti. La frutta costa 26 lire circa al Kilo, il pesce 20, il vestiario poi è ultra caro, un paio di sandaletti con due strisce e la suola finissima 320 lire!
I gelati che prima costavano 50 centesimi, adesso costano 10 lire!
Ora sembra che vogliano abbassare il valore del denaro… che cosa accadrà?

24 maggio 1945

Piano piano ritorna tutto normale, ripartono i treni e la posta seppure non proprio benissimo comincia ad andare.
Sembrava che dovesse nascere qualche questione fra l’America e la Russia per il possesso di Trieste, che appartiene a noi ma che i russi avevano preso, ma sembra che adesso si siano accomodati.
A Spezia fanno dei cortei gridando “Viva Lenin” e portano fazzoletti rossi. Speriamo che non succeda nulla!

venerdì 25 giugno 2010

Monzone, 23 maggio 1945


Hanno stabilito il blocco della farina con un cordone che attraversa l’Italia, noi siamo con gli italiani e la farina costa otto lire o più, Spezia è con gli americani e il pane lì costa cinque lire. Così anche per le altre cose naturalmente! Ma tutto è molto caro ovunque.
Sono arrivati dei dolci, delle paste piccole e costavano 20 o 30 lire, delle cioccolate cattivissime autarchiche a 30 o 50 lire, un pacchetto di sigarette costa anche 100 lire con venti sigarette e pure il cinema è molto caro.
Il sig. S.....i è scappato perché era repubblichino, ora gli hanno preso tutta la roba a Spezia, anche la casa, e dicono che era capitano della Decima…

14 maggio 1945

Il Giappone continua a combattere, il loro capo dice che per ordine di Dio dovranno resistere fino all’ultimo uomo!
In Italia nessuna novità. Per adesso noi resteremo qui, non è ancora possibile passare con camion o carri sulle strade rovinate che portano alla Spezia. Non c’è ancora nessuno a lavorare, sembra che tutta la gente abbia perso la volontà del lavoro. Un po’ il caldo, un po’ la reazione nervosa, sono diventati tutti fannulloni, hanno voglia solo di ballare e divertirsi anche qui a Monzone!

Lunedì 7 maggio 1945

La guerra è finita per tutti! La Germania si è arresa senza condizioni. Noi abbiamo avuto la notizia graditissima alle cinque, ma il fatto è avvenuto alle due e mezzo. Adesso non desideriamo che pace, tornare ognuno alle proprio case e godere la vita calma e tranquilla tanto sognata, dimenticare quello che è avvenuto e ricordare solo il bello!
L’Italia così martoriata si rialzerà piano piano e acquisterà una fisionomia più nuova è più bella!

martedì 4 maggio 2010

2 maggio 1945

Continuano a tornare tutti quelli che erano fuggiti e anche qualche prigioniero.
E’ una festa per le famiglie, un richiamo, un grido, una corsa precipitosa e le braccia stringono forte! E l’attesa per chi ritarda, la delusione, ma la speranza è sempre la più forte.

Ieri a mezzogiorno è morto Hitler nel suo castello assediato.
Stasera la radio ha annunciato la fine della guerra per l’Italia!

venerdì 30 aprile 2010

1 maggio 1945

Il Duce è morto!
Non sappiamo ancora molto bene come sono andate le cose, ma su per giù credo sia andata così: lui stava fuggendo per la Svizzera in mezzo ai tedeschi in ritirata, vestito come loro assieme ai suoi fedeli.Un patriota, con i suoi, ha assalito i tedeschi ed è riuscito a prendere il Duce che è stato trovato carico d’oro! Sono stati fucilati all'istante! La moglie non era con lui, ma anche lei cercava di fuggire per quella via, con lui c’era la sua amante Clara Petacci.
Saranno giusti con lui? Sebbene sia caduto nell’errore, nei primi tempi le sue opere furono grandi! Poi si è infradiciato, cadendo senza più essere capace di ripulirsi, in quel fango che senza volere si era messo intorno e che ha contaminato anche lui.
Vedremo che cosa succederà adesso in questa martoriata Italia!
Ormai gli americani sono giunti al Piave e si può dire che per noi questa guerra sia definitivamente finita. Da ora in poi chi sparerà sarà giudicato franco tiratore e giustiziato!
Vi sono molti fazzoletti rossi in giro per le città, ma gli americani si adoperano a strapparli dai colli che li portano. Si fanno delle dimostrazioni per non depositare le armi come è stato ordinato, ma a far rispettare gli ordini ci pensa la M.P.
Tutti i nomi dei patrioti e dei fascisti sono stati messi in un elenco e quando avranno voglia potranno andarle a cercare queste armi!
C’è chi dice che gli americani resteranno in Italia cinque anni, chi solo tre.
Certo che se non ci fossero loro a mantenere l’ordine chissà che caos ci sarebbe e questo non va certo a onor nostro, anche se di quello ormai ne è rimasto ben poco!

Adesso incominciano le donne!
Un giovane venuto da Firenze dice che è uno scandalo. Si raccolgono mulatti da tutte le parti, vi sono ragazze che si fidanzano e si sposano con i mori.
I matrimoni non sono validi fino alla fine della guerra, così il “marito” si diverte più che può e poi magari si viene a sapere che lui in america è già sposato e allora “arrivederci” oppure si stufa, non vuole legittimare il matrimonio e se ne va!
Vi sono anche degli indiani con i capelli e la barba lunghi fino a mezza vita e le ragazze hanno il coraggio di andare anche con questi! Pensate che la religione indiana impedisce loro di uccidere gli insetti! Immaginate….



Ci sono persone, specialmente ragazzetti, che fanno un commercio con i mori in questo modo: se vedono una ragazza, cameriera o simile, uscire ed entrare in una casa, si informano sulla malcapitata, vanno poi da un moro e gli domandano “ Volere voi signorina?” questo risponde subito di sì, figurarsi, e in cambio di qualsiasi cosa questi ragazzi gli danno l’indirizzo e le generalità della ragazza. Il moretto va in cerca, entra nella casa, dice che vuole signorina, alle proteste mostra il biglietto e povera quella ragazza!
Vi sono delle famiglie che prima erano veramente per bene, che adesso ne fanno di tutti i colori! Sempre quel giovane ci raccontava che a volte sui muri si leggono scritte tipo: signora Tal dei Tali ecc. Che cosa fa il marito? Con racconto ben specificato delle attività. E se queste leggono ci fanno su una risatina e continuano come prima! Che cos’è, depravazione o quel sentimento di solitudine che per pareggiare le vite perse durante una guerra getta la gente l’una nelle braccia dell’altro? Non c’è più alcun senso del pudore.
Anche i mori stessi dicono che le italiane sono molto “leggere” e ciò non fa che peggiorare la situazione, loro le mettono tutte in un mazzo e se ne approfittano.
Ma anche con i tedeschi è successo qualcosa; a Gragnola, e anche altrove, dove loro si sono fermati, molte donne sono ingrassate più del consueto e di quello che fa ingrassare la polenta da sola. Come punizione hanno iniziato a raparle a zero, ma non vale a nulla tanto sono tutte impazzite.
Si dice che la vita nella città sia molto cara, un chilo di arance 100 lire. Cento lire quindi valgono più poco o nulla, prima si diceva 100 più o meno, 50 più o meno, adesso un milione, mezzo milione….Una gran differenza, no!?? Non si sa dove li prendano tanti soldi!?!




Adesso bisogna pensare a ritornare alla Spezia; domani andrà via papà, noi andremo più avanti, quando potremo portare via qualcosa.
Il presidio lo hanno messo a Gragnola, essendo più vicino alla strada, a Campiglione c’è il comando dei partigiani, ma presto questi andranno via a depositare le armi e a sfilare a Carrara. Quasi tutte le sere qua e nei paesi intorno ballano; io naturalmente non ci posso andare, ma la festa ai patrioti l’abbiamo fatta!
Insomma, la guerra è passata, adesso vedremo che cosa succederà, quale partito prenderà forza e per ciò dovranno mettersi d’accordo gli inglesi e i russi e temo che ne verrà fuori un’altra guerra con altri motivi.
Certo, questo comunismo così detestato da tanti popoli deve essere terribile come ce lo ha presentato il fascismo, ma com’è possibile che un popolo devastato e malato dal partito come i russi, possano adesso lottare così e vincere?
Ma noi non desideriamo che pace adesso. Pace – pane – giustizia.
Anche se un’idea è bella gli uomini riescono a renderla mostruosa e cattiva!
Per l’Italia adesso un pugno di ferro non sarà mai abbastanza pesante, ci penserà la M.P. a metterci a posto!

Ci sono cinque partiti: Partito comunista, partito cristiano democratico, partito di azione ecc. ma tutti vogliono una sola cosa, la libertà e la libertà di parola.

26 aprile 1945

Noi credevamo che il fronte, dopo averci sorpassato, si fermasse e invece preso il via è arrivato molto lontano. Adesso sono a Milano, solo la zona di Venezia e la Valle non sono occupate, ma sarà per poco! Tutti liberi!
I partigiani scendono nelle città e nei paesi e occupano come possono la zona, subito dopo arrivano gli americani a presidiare oppure ad aiutare.
Anche Berlino è quasi occupata e Hitler combatte in mezzo ai suoi, combatterà fino all’ultimo! Il Duce non si sa che cosa faccia, sembra che voglia fuggire, chi dice che è morto chi smentisce, vedremo!

domenica 25 aprile 2010

23 aprile 1945

Siamo liberi!!
Per tutto il ponte stamani ferveva la vita come non mai; tutti contribuivano a preparare per accogliere bene i moretti e i partigiani. Tantissimi fiori e archi floreali e verdi. Aspetta, aspetta, non passano mai, poi ci dicono che sono su un’altra strada e ci precipitiamo là.
Che bei moretti! Alcuni proprio neri, altri olivastri, alcuni bruttissimi, altri con fisionomie quasi italiane, simpatici dagli occhi neri su bianco brillante!
Li facciamo venire su per farli passare sotto agli archi. Adesso sono sparsi dappertutto; parlano bene l’italiano e il francese, sono americani.
Lo zio della Clara ci ha distribuito biscotti, marmellata e altri dolci, anche molta gomma americana!
Sono bene organizzati, hanno delle scatole di cartone con le quali si può fare fuoco e dentro, in pacchettini ben messi di cellophane, biscotti, marmellata, mou, gomma, caffé, zucchero e una scatola rotonda di formaggio.
Sono vestiti tutti bene e molto ordinati.
I patrioti non si sono visti, sono passati da altri posti. Lo zio dice che scenderanno oggi, speriamo che vogliano festeggiare anche loro, anche meglio!

Ore 9

La giornata movimentata è finita allegramente! I partigiani sono scesi dopo nel pomeriggio, noi eravamo dall’Irma e venendo su li abbiamo visti.
Qualcuno era di quelli della ramanzina e ci hanno riconosciute. Siamo andate noi tre e due patrioti in casa di una signora e lì abbiamo fatto una merenda coi fiocchi!
Prima limonata con molto zucchero, poi caffé e poi cioccolato caldo, alla fine una bella sigaretta, abbiamo chiacchierato e riso molto passando due o tre ore molto bene.
Ci dicevano tra l’altro che loro mangiano tutta roba in scatola, carne, frittata, formaggio, cioccolato, marmellata e che erano un po’ stufi di mangiare sempre le stesse cose e avrebbero dato chissà cosa per avere della polenta e una minestra calda!
Prima che venissero i patrioti siamo state un po’ in mezzo ai moretti, abbiamo cantato per loro canzoni che conoscevano e che loro cantavano in americano.
Uno ci ha fatto delle foto, così in gruppo e ci siamo fatte due risate.
Certo, a saperci stare i mori sono simpatici e bravi, gli piacciono molto i bambini.
I patrioti dicono che bisogna saperli prendere, perché si offendono facilmente e se si da loro un po’ di confidenza esagerano molto, ma noi non ce ne siamo accorte.
Dicono che noi non possiamo chiedere loro nulla perché il comando non vuole e lo ha proibito. Io non ho mai chiesto nulla, nemmeno la cioccolata.
Rimarrà qui un presidio di moretti e i partigiani andranno ancora avanti a combattere, non sappiamo se di loro ne resterà qualcuno.
Stasera abbiamo di nuovo giocato al girotondo… saranno finite le facce da funerale e le paure? Chi dice che Spezia è libera e chi no, ma sarà casomai una questione di giorni!

venerdì 9 aprile 2010

22 aprile 1945

Anche oggi per tutto il giorno si sono sentiti forti cannoneggiamenti.
E’ stata una giornata molto movimentata; speranza, delusione e gioia si sono susseguite e scambiate rapidamente in noi.
Prima ci sono venuti a dire che i tedeschi se ne sono andati via tutti, e infatti vediamo andare su verso Monte dei Bianchi una ventina di soldati carichi. Sono gli ultimi, ci dicono, si vede che non sanno più dove passare e vanno di là a Fivizzano.
Intanto ci dicono anche che i patrioti hanno preso Spezia e sono molto avanti in tutti i fronti.
Quest’ultima notizia l’aveva portata un partigiano del campo dicendo che tedeschi o non tedeschi domani mattina sarebbero venuti giù! Al campo c’erano molti brasiliani e americani e sarebbe arrivato anche un rinforzo.
Lassù c’è anche lo zio della Clara e verrà anche lui che è capitano dei patrioti nella zona di Massa. Dopo aver sentito queste cose più confortanti, ci vengono a dire che i tedeschi stanno tornando indietro, ricacciandoci così nello sconforto!
Ma è per poco, perché non ne rimangono che tre e in breve andranno via anche quelli.
Stasera tutti noi grandi, ci siamo messi a giocare al girotondo, ma all’improvviso è arrivata una moto e c’è stato un fuggi fuggi come delle galline spaventate!
Veniva giù da noi, era il maresciallo furiere che veniva a prendere dell’olio.
Ci dice che ora sono a Pian di Mulino e non sa quanto ci staranno, ma che domani ci verrà ancora a trovare!
Ma verranno questi partigiani?
Come hanno fatto presto a partire i tedeschi, non hanno nemmeno seppellito del tutto i tre morti che oggi avevano portato al cimitero! Ma si sono fermati troppo vicini.
Qualcuno di loro è ancora convinto di vincere. Ci dicono: che avanzino pure, poi li ricacceremo al mare, c’è un’arma che nuoce solo al nemico e la metteranno in Germania. Certo sono degli illusi!

Ore 4

Trema la casa, che colpi!
Sono venuti due bersaglieri a cercare due stanze e cucina, andranno anche in altre case, poi decideranno dove andare.
Le hanno prese altrove, meno male!
Le granate sono cadute vicino a Ruggiola (?) e a Monte dei Bianchi hanno abbattuto un posto di artiglieria, ieri sono cadute a Isolano. Siamo in prima linea.
Hanno annunciato che gli inglesi hanno occupato Bologna e Sarzana.
Forti cannoneggiamenti da entrambe le parti.
Sembra, come già dicevo, che questi soldati siano qui per proteggere la ritirata alla truppa maggiore. La Garfagnana è sgomberata.

Monzone, 21 aprile 1945

Forti colpi molto vicini, non si sa se arrivano o partono, forse tutti e due.
La gente dice che sono gli inglesi che sparano da Tenerano o dai monti. I colpi arrivano anche sulla strada di Casola. Aspettiamo di veder arrivare qualcuno qui.
Stanotte la musica è durata parecchio e forte da far tremare i vetri; dopo pause più o meno lunghe riprende più vicino o più lontano.

mercoledì 7 aprile 2010

ore 11 (notte)

Ero già a letto quando ho sentito bussare. Ci alziamo, sono due tedeschi di pattuglia che chiedono acqua, si sono trattenuti fino ad ora. Due bonaccioni, veri tedeschi; mi hanno fatto andare via il sonno e come sempre mi dolgono le labbra dal sorridere costretto.

20 aprile 1945

Sono sempre qua e incominciano anche a sparare contro la torre e oltre e a piazzare i cannoni. La radio ha detto che gli inglesi sono a 8 km dalla Spezia sulle alture.
C’è chi ha sentito dire che sono più in là di Sarzana.
Ad Aulla piovono le cannonate, due cannoni sono stati colpiti.
I bersaglieri affamati cercano le mucche e le galline, così anche quelle povere bestie rimaste se ne andranno!

19 aprile 1945

Sono venuti molti altri soldati prendendo le case giù alla Mancina.
Si dice che vengano dalla valle del Serchio, si siano fermati a Spezia e poi siano giunti qui apparentemente in riposo.
Oggi cercavano degli uomini per aiutarli a portare le munizioni e a fare piazzole, sembra che debbano piantare dei cannoncini.
Oggi sono arrivate delle granate vicino al paese a Isolano, dicono che domani dovremmo stare in casa chiusi.
Il cappellano militare ha detto che loro hanno ripreso Carrara e questi spari vengono da artiglierie tedesche.
Altri dicono che i partigiani hanno mandato ad avvertire di aver preso forte Bastione e che gli inglesi sono sul Sagro e tutti avanzano sempre.
La radio non dice più nulla del fronte italiano tranne qualche parola su Bologna.
Alcuni bersaglieri hanno detto che Hitler li ha esortati a resistere e combattere ancora, poi tirerà fuori l’arma formidabile che dovrà fargli vincere la guerra!
Ancora qualche giovane è riuscito ad andarsene, qualcuno è tornato perché è stato scoperto dagli alpini..
Gli uomini hanno una vita molto brutta, sempre con la paura di essere presi, devono riunirsi come topi in certi nascondigli più riposti, e stare li fermi, zitti scomodi con il pericolo sospeso sulla testa. Perché se ti trovano libero in casa, rischi di farti portare via, ma se ti trovano nascosto ti uccidono.
Mi domando quando finirà.

lunedì 22 marzo 2010

17 aprile 1945

Ieri sera tre forti colpi hanno fatto scuotere la casa.
Si dice che sia stata fatta saltare la polveriera di Pallerone.
Tutta la notte si sono sentiti sui monti colpi di mitra e di fucile.
Dicono che gli inglesi siano a 27 km. da Spezia, la via di mare è lunga e pericolosa.
Ieri degli alpini sono andati sui monti per raggiungere il grosso delle truppe e sono passati dal San Giorgio; io li ho visti, hanno perduto due muli e le munizioni che sono cadute giù dal precipizio.
I partigiani sono andati a combattere a Forte Bastione e alla Spolverina.
Tutti i giorni ormai abbiamo questi repubblichini in paese; oggi si sono installati in casa della M....a e sono andati a cercare faloppe,paglia o materassi.
Saranno una ventina con un comandante tedesco.
Ormai fino alla fine li avremo sempre tra i piedi.
Si dice che siano qua per proteggere la strada di Gragnola-Casola per impedire ai partigiani e agli inglesi di scendere giù da questo lato.
La lotta in questo modo, con continue scaramucce, si prolunga in modo eccessivo, ma questo fronte non è di grande importanza, il principale è quello della Germania meta Berlino.
In Italia il fronte di Bologna non si era più mosso, adesso sembra che cominci ad avanzare.

16 aprile 1945

Resistenza dei tedeschi contro i partigiani sui monti. Combattimenti.
Quando deve passare di qua qualche tedesco o italiano bersagliere è un fuggi fuggi di gente, tutti si rinchiudono in casa e cominciano le chiacchiere spaventate. Anche oggi sono venuti dei bersaglieri, una cinquantina, e subito hanno incominciato a dire che prendevano gli uomini e perquisivano ogni casa.
Ci siamo chiusi in casa anche noi e abbiamo nascosto papà in soffitta; adesso sembra che se ne siano andati, li hanno visti prendere la strada per Equi.
Sono andati in casa B........i e hanno impaurito tutti minacciando di fare una perquisizione, poi hanno detto che volevano da mangiare e da bere. Sono andati via e sono tornati poco dopo con un fiasco vuoto per farselo riempire; io li ho incrociati per strada mentre andavo in perlustrazione, che brutte facce!!!
Adesso trovano sempre la porta dei B.........i.
Hanno ferito due civili che andavano giù per la strada di Gragnola.
Questo stato di cose non può più durare, siamo troppo impressionati e pensiamo subito male. Delle voci dicono che a Sarzana i tedeschi fanno delle cose impensabili, come sbattere i bambini nei muri o buttarli giù dalle finestre per dire poco.
Altri dicono che non è vero che non ci sono tedeschi.
Si dice che la guerra ormai durerà più poco per noi, che presto, al massimo una settimana e saremo liberi; altri dicono fra due giorni.
Io non posso crederci e la mia opinione è che dovremmo aspettare ancora un po’, una settimana dopo l’altra, passerà anche un mese.
Vedremo, vorrei che fossero già qui.

13 aprile 1945

Ore 9 di mattina

Ieri sera hanno continuato a sparare fino a tardi, poi più nulla.
C’era chi aveva paura che i bersaglieri uscissero di notte per venire nelle case a lottare e molti se ne erano andati nei paesi vicini, poi temevano che giungessero richieste di rinforzi ai “mai morti”, e allora la lotta si sarebbe fatta più terribile!
Invece stanotte non è successo nulla.
Noi siamo andate a letto e stamani abbiamo saputo che alla Mancina non c’era più nessuno. Poco prima sono passati dei partigiani armati che se ne andavano, non sappiamo se ne sono rimasti altri a fare la guardia al paese.
Gli inglesi avanzano sempre da Carrara. Tutti dicono che i partigiani dopo tutta la sparatoria che hanno fatto, non dovevano lasciarsi sfuggire così i bersaglieri, non si capisce bene com’è andata.
C’è chi dice che è andata così: i tedeschi li hanno assaliti vicini al campo ma loro li hanno respinti fino alla strada, così facendo sono rimasti in pochi per prendere i bersaglieri.
Stanotte qualcuno di loro è andato a prendere munizioni e gli altri non si sono accorti che i bersaglieri se ne andavano quatti quatti.
La caserma e alcune case vicine sembrano colapasta e intorno calcinacci e vetri rotti.
Due partigiani sono stati feriti, abbiamo visto due lunghe macchie di sangue dove erano appostati.
Più tardi
Papà è venuto da Spezia, dice che là è un susseguirsi di allarmi, colpi e rastrellamenti.
Per la strada e a Gragnola ci sono molti tedeschi fermi.
Si dice che i tedeschi abbiano assalito i partigiani sui monti.
Gli inglesi sono vicini a Berlino sull’Elba. Anche i Russi sono molto vicini alla capitale.

lunedì 15 marzo 2010

Ore 7

Sparano sempre forte.
I bersaglieri quando i partigiani hanno intimato loro di arrendersi si sono messi a cantare.
Qua c’è molta gente della Mancina dicono che laggiù fischiavano le pallottole dalle finestre che era una bellezza.


Abbiamo visto passare su di noi gli aerei cicogna, che effetto fanno, cosi lenti e silenziosi!

Ore 6

Tutta la gente viene via dalla Mancina, i bersaglieri non si vogliono arrendere e i partigiani adopereranno il cannoncino, perciò hanno mandato via gli abitanti vicino alla caserma.
Prima noi abbiamo visto passare sette partigiani che andavano guardinghi in giù e si sentiva urlare “arrendetevi, non potete più resistere” e altre cose.

ore 3

Sembra che siano scesi i partigiani e abbiano circondato il paese.
Adesso stanno sparando con i mitra dai monti contro i tedeschi e i bersaglieri, ma la lotta non è ancora molto accesa; speriamo che si arrendano gli alpini, così i partigiani occuperanno la zona e di tedeschi non ne vedremo più.
Non si capisce più nulla, continuano a sparare e circolano molte voci.
Si dice che a Vinca ci siano 500 inglesi e americani.
È venuta una ragazza da Fivizzano e dice che al ponte nuovo vi è stata una sparatoria di tedeschi, due sono stati feriti e poi sono scappati verso Gragnola. Ma adesso non sappiamo che cosa siano questi spari molto vicini.
I bersaglieri sono sempre alla Mancina, saranno i partigiani che sparano?

ore 12.30

Il bollettino ha annunciato l’occupazione di Carrara effettuata da truppe americane appoggiate da partigiani.
Ormai sono vicini si sentono i cannoni che sparano contro Sarzana.

12 aprile 1945


Stamani ci siamo svegliati al suono di scarponi e voci maschili che parlavano in italiano, corriamo alla finestra pensando che fossero ancora i partigiani. Erano bersaglieri che cercavano farina, paglia, vino; sono venuti in molti per riposarsi staranno qui qualche giorno, sono tutti giovanissimi.
Speriamo che ai Partigiani non venga in mente di attaccare, ma forse se si prendessero definitivamente il paese non sarebbe un male.

Ore 9

Bisogna che scriva subito quello che è successo stasera!
Ero sul terrazzo della Clara quando ho visto venire giù dalla Mancina molta gente e degli uomini in uniforme verde armati di mitra. Partigiani.
Bussano giù alla porta, io e la Clara ci guardiamo spaventate; che cosa vorranno? Giù c’è anche la Piera.
Vengono su e parlano col signor Bo......, vogliono vedere tutte le ragazze che sono andate al balzone per far loro una ramanzina!
Ci facciamo vedere e diciamo le nostre ragioni.
Erano in sei, tutti giovani, ma uno solo era del posto e io non ne conoscevo nessuno.
Ci raduniamo in mezzo alla piazza, ci siamo tutte e tredici e c’è anche molta gente del paese. Cominciamo a discutere.
Loro ci dicono che erano a trenta metri da noi, che ci sentivano benissimo, che non sono scesi perché temevano che ci avessero mandate avanti i tedeschi e non volevano fare una battaglia con le donne.
Il tono della discussione è comunque più sullo scherzoso e noi rispondiamo ridendo allo stesso modo.
Poi il capo si fa serio e cambiando modo ci rimprovera più o meno con queste parole: “vi diciamo questa volta per tutte che non vogliamo che vi immischiate fra noi e i tedeschi! Noi abbiamo degli ordini e non possiamo, per risparmiare degli italiani, perdere dei tedeschi, sebbene ciò ci dispiaccia immensamente, noi vi abbiamo avvisato, perciò se accadrà qualcosa la responsabilità non sarà nostra ma solo colpa vostra! Ricordatevelo!! Pensate che avreste potuto saltare tutte in aria, se avessimo messo le mine come avevamo intenzione di fare. Siamo in zona di guerra, perciò un’altra volta non uscite nemmeno, statevene in casa che farete solo bene. E con questo la punizione è data, l’avete scampata bella e ringraziateci che non abbiamo usato le cesoie” così ridendo finisce il discorso.
Poi vanno a parlare con il signor Bo..... e a scusarsi con lui; suo fratello e il capo dei Partigiani dicono che hanno approfittato dell’occasione per avvertire la popolazione, che hanno capito la situazione, ma che non hanno potuto fare altrimenti per la gente. I maggiori non vogliono che i civili si immischino nei loro affari a rischio di far perdere delle azioni e lotte.
Io intanto parlavo con uno di loro e gli dicevo che noi non avevamo pensato a nulla di quello che sarebbe accaduto e che avevamo agito così solo perché i tedeschi ci avevano detto di “ricordarci dell’altra volta” e sapevamo soltanto noi quello che avevamo sofferto e non volevamo che si ripetesse. Insomma, i tedeschi ci gridano che siamo tutti partigiani, questi ci dicono che siamo coi tedeschi, noi non sappiamo più a che Santo rivolgerci.
Un po’ di paura per i nostri capelli, un momento passato di scherzi allegri…

11 aprile 1945

Ieri sera alle otto sono tornati 43 tedeschi a cercarne tre fuggiti durante il giorno.
Oggi ne sono tornati 23 per cercarne 13 fuggiti ieri sera.
Sono russi; il comandante è entrato in casa B........ e si è messo a parlare con noi in buonissimo italiano, è di Mosca.
Non se ne sono ancora andati.

mercoledì 17 febbraio 2010

ore 1 (pomeriggio)

Ho finito adesso di mangiare e, aspettando quello che succederà, mi metto a scrivere.
Avevamo detto di andare incontro ai tedeschi stamani e ci siamo andate!
Venivano su a piedi, tedeschi uniti a bersaglieri, pochi per volta.
Chiediamo del Comandante, qualcuno ci ascolta sempre camminando, e ci dice qualche parola scherzosa e ironica.
Alla fine qualcuno si ferma e noi riusciamo a dire le nostre ragioni;
Ci rispondono che loro non sanno niente dei camion e che vanno su per divertirsi un po’ in paese e nei dintorni. Ne venivano su ancora, in ordine sparso, sembrava che non finissero mai di passare! Ci dicono di parlare all’interprete che sta arrivando con un gruppo di uomini italiani e tedeschi in bici.
Intanto, arrivati alla Mancina, si fermano tutti e ci fermiamo anche noi.
L’interprete ci interroga:”Ma ci siete andate volontariamente?” “Si certo!” rispondiamo “Sapevamo che se non trovavate i camion intatti, l’avremmo pagata noi! Non è accaduto nulla, nessuno si è presentato, tutto è a posto!” “Mancheranno certamente i sacchi di farina e altre cose, sappiamo che sono state prese dalla popolazione, perciò noi andremo in ogni casa frugheremo tutto e manderemo fuori chi troveremo!…”
Dopo fecero il nome di diversi partigiani e ci dissero che questi passeggiavano sempre in divisa nel paese.
Noi cademmo dalle nuvole! Infine dopo averci detto altre cose ci dissero di aspettare e si misero a confabulare tra loro.
Dopo un po’ noi decidemmo di andarcene, ma avevamo fatto i conti senza l’oste, perché ci fermarono e ci dissero:”Voi signorine non dovete muovervi, andrete avanti quando ci andremo anche noi!”.
Allora ci mettemmo in un angolo e loro cominciarono a sparare verso i monti puntando il cannocchiale, ogni colpo una scossa!
Poi il capitano dei bersaglieri ci disse di andare e noi lo seguimmo al bivio della strada per Vinca e quella del ponte; prese la prima e noi ci fermammo “ma non abitiamo di li!” dicemmo “ Voi ci avevate detto che ci avreste accompagnato a casa, ma di li non si va a casa!” si fermarono tutti… capimmo che ci volevano portare con loro fino alla strada dove c’erano i camion, ma la Clara, che diventava sempre più bianca, disse di non poter più camminare e quasi svenne.
La signora la prese sotto braccio e la portò in una casa vicina, l’italiano, rimasto forse male, disse ripetutamente, come se non sapesse più dire altro:” Ma, allora… potete tornare a casa signorina!” dopo un po’ di tempo tutti i tedeschi andarono su verso Vinca, chi passando dalla Mancina, chi dalla strada, e noi poiché la Clara stava meglio prendemmo la strada e via a casa senza incontrare nessuno.
Siamo stati del tempo senza sentire nulla, poi abbiamo udito sparare.
Sono quasi le due, i Tedeschi si sono fermati davanti alla casa e si sono seduti all’ombra, ridono e sembrano contenti… vorrei sapere come è andata.
Sparano. Un camion è tornato da Vinca e adesso si sentono colpi di moschetto, mitra pesante, cannoncino, chissà dove sparano, non si sa ancora che cosa vogliono fare.
Gli altri camion rimasti a Vinca scendono, sono cinque, ci sono tutti, meno male!
La sparatoria pian piano smette e i tedeschi rincominciano a passare per il ponte tornando indietro.
Ancora qualche sparo poi più nulla; ci vengono a dire che se ne sono andati ed è come se l’aria ritornasse a passare attraverso i polmoni, i cuori si liberano dalla morsa della paura e ognuno si rasserena un poco.
Adesso non desideriamo che due cose, la pace e che non tornino più.
Sembra che i partigiani abbiano risposto con qualche colpo, tanto per far vedere che c’erano.
Si sono divertiti a spaventare i tedeschi con tutte le loro minacce; sono dell’opinione che se l’avessero voluto fare veramente non l’avrebbero detto.
L’abbiamo passata liscia anche questa volta.

Hanno preso Massa. Sono entrati in Vienna.

Monzone, 10 aprile 1945 (ore 5 del mattino)

Torno adesso da un’avventura veramente…
(non trovo neanche le parole!)
Non ho affatto sonno, sebbene sia stanca morta.
Ero a letto, dormivo proprio bene, quando un gran fracasso per la strada mi sveglia.
Si sente un gran vociare, poi bussano al portone! Mi alzo in fretta perché sono curiosa di sapere cosa succede! Vogliono un rappresentante della famiglia che vada a pregare i partigiani di non bruciare i camion, come sembrava che avessero intenzione di fare, con comprensibili rappresaglie verso i poveri paesi che non avevano nessuna colpa.
Decido di andare io, sebbene la mamma sia molto spaventata e io stessa non ero molto tranquilla, ma non ero sola, c’erano quasi tutte le donne del paese e due uomini più anziani. Ci mettiamo in cammino, io e le mie amiche in testa ma dopo poco chi se la svignava di qua, chi di là, siamo rimaste in tredici donne.
Un po’ ridendo, un po’ arrabbiate abbiamo deciso di andare ugualmente; certo bisognava essere matte;
La strada costeggiava il torrente in curva da un lato e dall’altro il monte con il bosco foltissimo e buio. E’ una zona che fa paura di giorno tanto è solitaria e selvaggia, figuriamoci di notte! Per farci coraggio e per far sentire che eravamo noi, e non ci sparassero addosso, cantavamo.
Siamo rimaste vicino ai camion fino alle quattro, poi, stanche e impaurite dal gran silenzio siamo tornate indietro.
Ed eccomi qua a scrivere…
Sarà stato un tentativo inutile? Speriamo in bene!
La nostra paura adesso non è più per i camion, ma per domani mattina se i partigiani attaccheranno i tedeschi. Cosa sarà di noi?
Abbiamo deciso di andare incontro ai tedeschi, di fermare i camion e di raccontare loro quello che abbiamo fatto.
Che nottata, era così buio…
Ad ogni svolta della strada cantavamo più forte, con i nostri scarponi potevano scambiarci per tedeschi e darci una bella mitragliata!
Anche lassù ci siamo messe tutte appoggiate ad una roccia, chi in piedi, chi seduta e ancora cantavamo e pregavamo, ma eravamo abbastanza allegre, nonostante il freddo che ci gelava e le posizioni scomode, ognuna rideva, forse era la paura!

9 aprile 1945

Ieri sera al buio c’è stato un via vai di partigiani armati di mitra, dei tedeschi ancora nulla; certo che non eravamo per nulla tranquilli.
Infatti alle cinque del pomeriggio ecco i tedeschi.
Cercano di far parlare la gente sui partigiani e sui camion spariti, ma nessuno sa nulla.
Allora con un camion sono andati fino a Vinca, li ne hanno trovato uno, ma essendo tardi e non volendo essere sorpresi dalla notte in una zona di partigiani, se ne sono andati per ritornare il giorno dopo. Adesso che cosa succederà?

martedì 16 febbraio 2010

Sera

Dei camion arrivati alla fornace ne sono rimasti solo tre, uno carico di farina e qualche alpino!
Alle cinque, mentre stavamo passeggiando ci avvertono di rientrare in fretta perché ci sono dei partigiani in giro.
Tre partigiani escono dalla segheria e, armati fino ai denti, intimano l’alt ai soldati che erano andati in perlustrazione; portandoli con loro prigionieri e con altri partigiani si avviano alla fornace.
Due salgono sul camion di farina e partono verso Vinca, gli altri dopo aver fatto salire gli alpini sull’altro camion, lo seguono.
Gli alpini sembrano quasi contenti e salutano tutti!
La prima parte è finita, la seconda continua con una macchina tedesca venuta a constatare il fatto. Come andrà a finire?
Adesso i partigiani non sono più come prima, sembra che si siano organizzati.
Non bisogna paragonarli a quelle bande che in principio ci facevano disperare;
Quelli erano “ribelli” a qualsiasi forma di disciplina.
Adesso sono comandati dai loro capi riconosciuti e sono disciplinati;
anche se non hanno la divisa sono un esercito combattente!

8 aprile 1945


Sembra che siano venuti molti camion tedeschi giù alla segheria, carichi di farina. Che cosa vorranno fare? Non si sa nulla di sicuro.
Gli aerei girano in continuazione, li sentiamo passare con un gran rombo, altissimi!…

6 aprile 1945

Gli inglesi sono sbarcati a Massa, lo ha detto il bollettino; si sentono cupi brontolii lontani.
Il fronte si avvicina, è naturale che gli inglesi, dopo essere sbarcati continuano a combattere.
Ieri sono venuti due tedeschi da Gragnola a chiedere l’arruolamento di dieci uomini, se lunedì non saranno andati al comando, verranno a prenderli con la forza.
A Licciana, i partigiani asserragliati in un castello combattono contro i tedeschi, ma in queste “scaramucce” chi ci rimette sono i paesani che a volte vengono presi in ostaggio e rischiano di venire uccisi.
Su a Milano, nell’Italia repubblichina,la vita è più calma che qua.
Anche lassù le lotte tra partigiani e tedeschi non si contano, ma almeno ci sono dei generi che qua mancano e la roba si trova più a buon prezzo.
Qui c’è molta fame e di carne se ne vede pochissima.
Certo, a tutto ci si abitua, anche a questa vita, ma chi soffre di più sono i vecchi e i bambini.
Nuove armi tedesche. Si parla di armi tremende.
Un proiettile che con il suo sibilo e scoppio fa diventare pazzi, armi che consumando l’ossigeno renderebbero irrespirabile l’aria!
Forse sono solo chiacchiere di gente spaventata, ma a pensarci bene vengono i brividi.

3 aprile 1945

Dei tedeschi non sappiamo più nulla, speriamo che si siano dimenticati di venire!

lunedì 25 gennaio 2010

26 marzo 1945

Si sentono forti e ininterrotti colpi verso Massa.
Si dice che i russi abbiano passato la frontiera austriaca e che, dalla parte della Francia, gli inglesi abbiano passato il Reno.
In Italia è sempre tutto uguale!
Dicono che la guerra dovrà finire entro qualche settimana, anche la radio ha annunciato che uomini e armi sono pronti per una grande offensiva.
Speriamo che finisca presto davvero!
Sembra che qui debbano venire molti tedeschi, hanno requisito case e forni.

10 marzo 1945

Ieri un aereo ha gettato una bomba vicinissima al paese, molti vetri rotti. Il fronte è sempre chiuso.

1 marzo 1945

Portano via tutti. I giovani rimasti cercano di attraversare il fronte; è molto pericoloso, ma piuttosto che cadere in mano nemica!…
Ore sette di sera: sono ritornati tutti perché il fronte è chiuso da un bombardamento tedesco.

giovedì 21 gennaio 2010

28 febbraio 1945


Stamani alle tre hanno incominciato a sparare.
Alle sei ci vengono ad avvisare che i tedeschi sono alla Mancina, infatti gli spari si udivano sempre più vicini.
Poco dopo sono passati sotto la nostra finestra con due uomini prigionieri.
Ora sono ritornata a letto e scrivo appoggiata al cuscino.
Sono le otto e i Tedeschi se ne vanno portando con loro qualche uomo.
In casa dell’Anna ce n’erano tanti, tutti ubriachi o così sembravano, hanno rovistato dappertutto e quello che trovavano mettevano in tasca.

Monzone, 8 febbraio1945

Oggi degli apparecchi molto bassi hanno mitragliato la strada di Equi, alzandosi poi per una virata paurosa contro il monte; un uomo è stato ferito gravemente.

23 gennaio 1945

E’ venuta la “San Marco”, ma se ne è subito andata via verso il fronte.
Bombardano Carrara e Spezia. I russi avanzano.

18 gennaio 1945

Ieri ci hanno sorvolato continuamente aerei bassissimi.

6 gennaio 1945

Stamani mitragliate e bombardamenti vicini; alle 10 degli apparecchi ci hanno sorvolato bassissimi e all’improvviso uno ha mitragliato la segheria.
Noi abbiamo visto bene il fuoco uscire dagli apparecchi ma per fortuna non c’é stato nessun ferito.

lunedì 11 gennaio 2010

Monzone, 5 gennaio 1945

Si sentono dei colpi lontani, gran movimento di aerei e bombardamenti anche a Gragnola.
Sembra che gli americani si siano ritirati.

28 dicembre 1944

Tra poco è il nuovo anno e siamo ancora alle prese con la guerra.
Tutto è fermo, gli americani non avanzano. Siamo tutti stufi!

3 dicembre 1944

Alcuni ragazzi che tentavano di scappare sono stati scoperti e mitragliati, ma per fortuna sono ancora vivi.

14 ottobre 1944

Gli inglesi sono ancora molto lontani, non è vero che sono a Massa, avanzano lentamente, troppo lentamente per la nostra impazienza.
Presto torneremo in casa G......i.
Molti ragazzi hanno passato il fronte e piano piano tutti se ne vanno.
Il passo però adesso è stato chiuso e nessuno può più arrischiarsi ad andare.
Vi sono tedeschi con le mitraglie e campi minati.