mercoledì 7 luglio 2010

La Spezia, 6 luglio 1945

Sono tornata alla Spezia!
Molte rovine ma anche molta vita e movimento, sono rientrati quasi tutti e ancora continuano ad arrivare camion carichi di roba.
Vi sono pochi americani, neri e biondi, per lo più viaggiano in macchina.
Il costo della vita è abbastanza alto, ma si va avanti. La frutta costa 26 lire circa al Kilo, il pesce 20, il vestiario poi è ultra caro, un paio di sandaletti con due strisce e la suola finissima 320 lire!
I gelati che prima costavano 50 centesimi, adesso costano 10 lire!
Ora sembra che vogliano abbassare il valore del denaro… che cosa accadrà?

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Se avete avuto la pazienza di leggere queste pagine di diario e volete lasciare un commento siete i benvenuti, non c'è la moderazione dei commenti e gli anonimi sono pregati di firmarsi o verranno cancellati. Tutte le cose che vengono riportate sono state scritte originariamente da mia madre durante la guerra, possono essere stati fatti degli errori riguardo a nomi di luoghi durante la trascrizione che siamo pronti a correggere! Questo materiale non vuole essere in alcun modo offensivo riguardo ai comportamenti di determinate parti nominate, esprime soltanto le idee e le impressioni del momento di una ragazza di 17 anni che ha vissuto come tanti in un brutto momento della nostra storia. Grazie!