venerdì 9 aprile 2010

22 aprile 1945

Anche oggi per tutto il giorno si sono sentiti forti cannoneggiamenti.
E’ stata una giornata molto movimentata; speranza, delusione e gioia si sono susseguite e scambiate rapidamente in noi.
Prima ci sono venuti a dire che i tedeschi se ne sono andati via tutti, e infatti vediamo andare su verso Monte dei Bianchi una ventina di soldati carichi. Sono gli ultimi, ci dicono, si vede che non sanno più dove passare e vanno di là a Fivizzano.
Intanto ci dicono anche che i patrioti hanno preso Spezia e sono molto avanti in tutti i fronti.
Quest’ultima notizia l’aveva portata un partigiano del campo dicendo che tedeschi o non tedeschi domani mattina sarebbero venuti giù! Al campo c’erano molti brasiliani e americani e sarebbe arrivato anche un rinforzo.
Lassù c’è anche lo zio della Clara e verrà anche lui che è capitano dei patrioti nella zona di Massa. Dopo aver sentito queste cose più confortanti, ci vengono a dire che i tedeschi stanno tornando indietro, ricacciandoci così nello sconforto!
Ma è per poco, perché non ne rimangono che tre e in breve andranno via anche quelli.
Stasera tutti noi grandi, ci siamo messi a giocare al girotondo, ma all’improvviso è arrivata una moto e c’è stato un fuggi fuggi come delle galline spaventate!
Veniva giù da noi, era il maresciallo furiere che veniva a prendere dell’olio.
Ci dice che ora sono a Pian di Mulino e non sa quanto ci staranno, ma che domani ci verrà ancora a trovare!
Ma verranno questi partigiani?
Come hanno fatto presto a partire i tedeschi, non hanno nemmeno seppellito del tutto i tre morti che oggi avevano portato al cimitero! Ma si sono fermati troppo vicini.
Qualcuno di loro è ancora convinto di vincere. Ci dicono: che avanzino pure, poi li ricacceremo al mare, c’è un’arma che nuoce solo al nemico e la metteranno in Germania. Certo sono degli illusi!

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