domenica 25 aprile 2010

23 aprile 1945

Siamo liberi!!
Per tutto il ponte stamani ferveva la vita come non mai; tutti contribuivano a preparare per accogliere bene i moretti e i partigiani. Tantissimi fiori e archi floreali e verdi. Aspetta, aspetta, non passano mai, poi ci dicono che sono su un’altra strada e ci precipitiamo là.
Che bei moretti! Alcuni proprio neri, altri olivastri, alcuni bruttissimi, altri con fisionomie quasi italiane, simpatici dagli occhi neri su bianco brillante!
Li facciamo venire su per farli passare sotto agli archi. Adesso sono sparsi dappertutto; parlano bene l’italiano e il francese, sono americani.
Lo zio della Clara ci ha distribuito biscotti, marmellata e altri dolci, anche molta gomma americana!
Sono bene organizzati, hanno delle scatole di cartone con le quali si può fare fuoco e dentro, in pacchettini ben messi di cellophane, biscotti, marmellata, mou, gomma, caffé, zucchero e una scatola rotonda di formaggio.
Sono vestiti tutti bene e molto ordinati.
I patrioti non si sono visti, sono passati da altri posti. Lo zio dice che scenderanno oggi, speriamo che vogliano festeggiare anche loro, anche meglio!

Ore 9

La giornata movimentata è finita allegramente! I partigiani sono scesi dopo nel pomeriggio, noi eravamo dall’Irma e venendo su li abbiamo visti.
Qualcuno era di quelli della ramanzina e ci hanno riconosciute. Siamo andate noi tre e due patrioti in casa di una signora e lì abbiamo fatto una merenda coi fiocchi!
Prima limonata con molto zucchero, poi caffé e poi cioccolato caldo, alla fine una bella sigaretta, abbiamo chiacchierato e riso molto passando due o tre ore molto bene.
Ci dicevano tra l’altro che loro mangiano tutta roba in scatola, carne, frittata, formaggio, cioccolato, marmellata e che erano un po’ stufi di mangiare sempre le stesse cose e avrebbero dato chissà cosa per avere della polenta e una minestra calda!
Prima che venissero i patrioti siamo state un po’ in mezzo ai moretti, abbiamo cantato per loro canzoni che conoscevano e che loro cantavano in americano.
Uno ci ha fatto delle foto, così in gruppo e ci siamo fatte due risate.
Certo, a saperci stare i mori sono simpatici e bravi, gli piacciono molto i bambini.
I patrioti dicono che bisogna saperli prendere, perché si offendono facilmente e se si da loro un po’ di confidenza esagerano molto, ma noi non ce ne siamo accorte.
Dicono che noi non possiamo chiedere loro nulla perché il comando non vuole e lo ha proibito. Io non ho mai chiesto nulla, nemmeno la cioccolata.
Rimarrà qui un presidio di moretti e i partigiani andranno ancora avanti a combattere, non sappiamo se di loro ne resterà qualcuno.
Stasera abbiamo di nuovo giocato al girotondo… saranno finite le facce da funerale e le paure? Chi dice che Spezia è libera e chi no, ma sarà casomai una questione di giorni!

1 commento:

  1. Bellissimo Paola!
    Com'è romantica la definizione "moretti", e quanto è chiara la descrizione del momento, sembra di vederlo scorrere davanti agli occhi! Molto interessante, grazie!Syl

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